Dopo l’avvento dell’aggiornamento dei dispositivi apple a iOS 14.5 noi advertisers abbiamo dovuto testare e cercare di capire gli effetti a livello di risultati delle nostre campagne Facebook Ads.
Ormai l’abbiamo capito, il mondo dell’advertising ha subito un brutto colpo, ma in questo articolo ti voglio mostrare 3 princìpi che ho testato in questi mesi che ti permetteranno di migliorare i tuoi risultati.
Advertising e iOS 14.5
Il 26 Aprile 2021 Apple ha rilasciato la versione 14.5 di iOS, il suo sistema operativo per iPhone, e una delle novità è stata la possibilità di far scegliere agli utenti se essere tracciati o meno sulle app grazie al sistema App Tracking Transparency (ATT).
Non mi soffermerò a lungo su questo paragrafo, ho creato un articolo che spiega nel dettaglio cosa è iOS 14.5 e come cercare di evitare gli effetti.
In ogni caso ecco un piccolo riassunto.
Già dai primi giorni di aprile Facebook ha dovuto adeguarsi agli imminenti cambiamenti dovuti a i questo sistema operativo.
Col tempo noi inserzionisti abbiamo visto decadere miseramente le nostre campagne, magari stabili e solide già da tempo, di conseguenza ci siamo dovuti adattare.
In questi mesi abbiamo perso la possibilità di utilizzare Facebook Analytics e alcune metriche chiave per valutare le nostre campagne.
Nonostante da mesi Facebook stesso, attraverso comunicazioni ufficiali, ci ha avvisato di questo cambiamento, il mondo degli advertiser è stato scosso da un calo imprescindibile delle performance delle campagne Facebook.
Inoltre si è passati da un tracciamento che seguiva la Customer journey del cliente di 28 giorni ad un modello di attribuzione di 7 giorni.
Cosa significa?
Semplicemente che mentre prima tutte le nostre strategie potevano essere misurate in un arco temporale di 28 giorni ad oggi con l’ATT, possiamo monitorare, analizzare e comprendere cosa succede al cliente per un periodo di tempo di soli 7 giorni.
Fatta questa introduzione passiamo ai 3 consigli per migliorare le tue campagne Facebook ads post iOS 14.5
Quali metriche tenere in considerazione dopo iOS 14.5?
Per misurare correttamente i risultati ci dobbiamo affidare ai dati ed in questo caso alle metriche.
Facebook è molto abile a tracciare le metriche interne.
Tutte le azioni, da parte di un utente, fatte all’interno del social vengono tracciate ancora in maniera impeccabile.
Nonostante le varie limitazioni abbiamo ancora delle metriche molto interessanti su cui lavorare.
- CTR (Click-Through Rate): la percentuale di persone che clicca sulla nostra inserzione. Questa metrica resta fondamentale, generalizzando se il CTR è mediamente sotto l’1% (1 click / 100 impression) probabilmente la nostra ad non funziona a dovere. Migliora copy e creatività.
- CPC (Cost per Click): il costo per click, se il CTR della tua inserzione sarà basso di conseguenza potrai avere un costo per click alto, questa metriche è importante per valutare quanti. Soldi devi spendere per far si che una persona clicchi sul tuo annuncio.
- CPM (Cost per 1000 impressions): il CPM ci indica semplicemente quanto ci costa mostrare la nostra inserzione a 1000 utenti. Questa metrica è un po’ più complessa. Il valore si basa su tanti fattori, infatti il CPM varia in base al settore in cui operi, la qualità delle tue creatività e tanti altri. Se il tuo CPM è troppo alto probabilmente è perché il target è sbagliato oppure, nel caso di un target broad, l’algoritmo di Facebook sta facendo fatica a trovare gli utenti giusti.
- CR [Conversion / Outbound click]: mettiamo caso che il nostro obiettivo è generare acquisti; in questo caso la nostra formula sarà acquisti / outbound click x 100 Questa metrica personalizzata ci aiuta a capire quanto la nostra ad converte ovvero la percentuale di persone che clicca e alla fine converte Se questo è troppo basso, anche se l’ad ha buoni ctr, cpc e cpm, probabilmente il problema è sulla landing page. Lavora sulla coerenza comunicativa e visuale tra le inserzioni e la landing page.
Il mio consiglio in questo periodo storico è concentrarti su metriche pre-click e per valutare il Roas delle tue campagne incrocia i dati con strumenti di analisi esterni a Facebook come Google Analytics, ricordati di tracciare il link con parametri UTM per avere una visione chiara di tutti i tuoi canali di marketing.

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Ehi, sono Matteo Tobia. Spero che questo articolo ti stia tornando utile. Se vuoi che ti aiuti con il tuo business semplicemente prenota una chiamata
Quale pubblico scegliere dopo iOS 14.5
Non è un segreto che l’algoritmo di Facebook abbia avuto delle difficolta dopo l’aggiornamento ATT.
Il targeting nelle campagne di Facebook ads gioca, ovviamente, un ruolo fondamentale.
Mentre prima Facebook aveva perfezionato il modo in cui andava a cercare il nostro cliente ideale, ora alcune funzioni e pubblici funzionavano meno di pre aggiornamento iOS 14.5.
Quindi, quali pubblici utilizzare?
Ovviamente quando si parla di cosa funziona e cosa no, la risposta è sempre la seguente:
Testa!
Infatti non c’è una risposta universale per qualsiasi business, ma nei prossimi paragrafi ti mostrerò quello che ha funzionato per me e per i miei clienti.
Custom Audience
Le custom audiences sono letteralmente pubblici personalizzati che possiamo creare a partire da un cluster di persone che hanno compiuto un azione sul nostro sito.
Per esempio da visite alla pagina di destinazione oppure da eventi come aggiunte al carrello, lead, view content, ecc…
Con l’avvento di iOS 14.5 molti di questi dati non possono essere raccolti se non c’è il consenso dell’utente, per cui, potremmo trovarci audiences sottodimensionate rispetto al numero di eventi reali.
Per il resto, fare remarketing a tutte le persone che hanno, per esempio, aggiunto al carrello resta sempre una strategia imprescindibile.
Semplicemente ci troveremo a mostrare l’inserzione a meno persone rispetto a quelle che realmente hanno compiuto l’azione con la quale abbiamo creato la nostra custom audience.
Tutto questo si traduce in un calo delle prestazioni del retargeting.
Pubblici basati sugli interessi
I pubblici basati sugli interessi sono molto interessanti perché si basano principalmente sui dati interni di Facebook e quindi sono molto affidabili.
Pensaci un attimo, iOS 14.5 ha reso più complesso il tracciamento dei dati esterni all’app.
Gli interessi teoricamente non dovrebbero risentirne se non in minima parte.
Questo, ovviamente, non vuol dire che si va a sul sicuro, ma se facciamo un buon lavoro di ricerca sugli interessi strettamente collegati o collaterali al nostro business possiamo ottenere buoni risultati dalle campagne.
Come trovare gli interessi giusti?
Testa! 😀
A parte gli scherzi, questo metodo ti potrebbe aiutare.
- Pensa al tuo brand e a cosa vende
- Crea diverse categorie per la ricerca (competitor, brand affini, interessi, comportamento, ecc..)
- Cerca interessi attraverso lo strumento audience insight o semplicemente usa “suggerisci” all’interno del pubblico personalizzato
- Per ognuna di queste categorie ordina per affinità al tuo brand i risultati che hai trovato
Ecco un esempio
- Ho un brand di moda
- Categoria “comportamenti”: regalo, compleanni, stato relazionale
- Categoria “competitor”: nomi di competitor che vendono prodotti simili
- Categoria “brand affini”: nomi di brand che vende il mio negozio (Gucci, Versace, ecc…)
- Categoria “interessi generici”: es. stivali, t-shirt, camicie, ecc…
Partendo da alcuni di questi puoi sempre usare il suggeritore e trovarne altri molto simili.
Lookalike
La targetizzazione tramite Lookalike o pubblico simile è quella che sicuramente ne ha risentito di più.
Dai test che ho condotto questo è il tipo di pubblico meno stabile post iOS 14.5, per generare una lookalike l’algoritmo cerca di individuare caratteristiche simili ad un pubblico di partenza (es: Lookalike di tutti gli utenti che hanno fatto acquisti sul sito).
Con le restrizioni di tracciamento, l’algoritmo ha perso dati e quindi non riesce ad essere così dettagliato come tempo fa e potremmo trovarci di fronte a lookalike che non ci danno i risultati sperati.
Anche che in questo caso non posso dirti di non usarle, la soluzione è testarle.
Per testare un interesse puoi seguire lo schema che uso di testing che trovi in questo articolo.
Pubblici Broad
Un pubblico Broad è composto da praticamente tutti gli utenti di Facebook, ristretto per paese e magari fascia di età.
Quindi si tratta di lasciare praticamente all’algoritmo di Facebook il compito di individuare gli utenti più vicini al nostro obiettivo.
Questo sicuramente implica che quando scegliamo il nostro obiettivo di campagna dobbiamo essere molto precisi.
Per esempio, se vogliamo acquisti su un ecommerce sceglieremo come obiettivo Conversione a livello di campagna e acquisti come evento di conversione dell’adset.
Anche in questo caso a causa di iOS 14.5 l’algoritmo potrebbe fare un po’ di fatica per capire quali utenti sono i migliori per noi.
Ora passiamo al consiglio fondamentale di come puoi migliorare le tue Facebook ads post iOS 14.5
Cosa è la parte fondamentale di tutta la strategia di un buon progetto di advertising su Facebook ads?
In una parola: le creatività
La comunicazione diventa sempre più importante (copy e visual)
Questo è il punto cruciale di tutto. È qui stravolgiamo i risultati delle nostre campagne Facebook Ads.
Proprio perché le difficoltà di tracciamento non aiutano l’intelligenza artificiale, il nostro cervello è sempre più importante per far funzionare un business, o almeno Facebook Ads.
Nel mio canale YouTube puoi trovare molti spunti utili su questo argomento, che è vasto e complesso.
H3: Come creare creatività che convertono
Bisogna sempre avere chiaro che bisogna cercare di creare ed investire nella qualità delle proprie inserzioni.
Fa davvero la differenza.
Usa immagini rappresentative e impattanti, video ambientati, caroselli o slide show che rappresentino i vari vantaggi della tua offerta: molto meglio far capire subito di cosa è capace il prodotto o il servizio che offri.
In questo articolo ti spiego in modo dettagliato come creare creatività efficaci e che convertono.
Come creare un copy efficace
Un buon copy deve essere sempre esplicativo rispetto al servizio o prodotto offerto e ad i suoi vantaggi e deve persuadere (non imbrogliare) l’utente ad interagire con esso e/o ad informarsi maggiormente su un’eventuale landing page.
Mediamente gli utenti sono più propensi a cliccare su un’ad quando si immedesimano nel messaggio.
Esistono diversi workflow da seguire molto interessanti che ho trattato in questo articolo.
Conclusione
Queste sono semplicemente le mie impressioni e cosa ho capito in questi mesi testato tanto sui miei clienti.
Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto e per approfondire le macrocategorie ti invito a vedere gli altri articoli, non te ne pentirai 🙂
Un abbraccio,
Matteo
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