Ci sono migliaia di metriche sul tasso di conversione che potresti monitorare.
Ma quali sono le più importanti? Per capire se il tuo sito sta avendo successo quali metriche dovresti guardare?
Ho già parlato di quali sono le principali metriche su Google Analytics, ma oggi in questo articolo vediamo quali sono le più importanti quando si tratta di misurare le conversioni.
1. Le fonti di traffico
Sorpreso vero? La prima non è proprio una metrica.
Aumentare il traffico, in realtà, non è così importante come molte persone pensano quando si tratta di metriche dei tassi di conversione.
Ciò che conta davvero non è quante persone ti visitano, ma quanto questi visitatori ti aiutano a raggiungere i tuoi obiettivi.
E capire da dove ti stanno trovando i visitatori è fondamentale.
Esistono tre sorgenti principali di traffico.
- Visitatori diretti (direct): sono i visitatori che arrivano al tuo sito digitando direttamente la tua URL nella barra degli indirizzi del browser.
- Visitatori di ricerca (search): questi visitatori del sito ti trovano generalmente attraverso un motore di ricerca, di solito Google 🙂
- Referral: questi visitatori arrivano dopo aver fatto clic su un collegamento al tuo sito da qualche altra parte, che si tratti di un altro sito Web, di una pagina di social media o da qualche altra parte.
Diversi tipi di traffico hanno diversi livelli di coinvolgimento. Poiché è il fattore chiave per professionisti del marketing, è una buona idea monitorare individualmente ciascuna fonte di traffico e vedere quali stanno portando più risultati.
È importante disporre di un numero diverso di sorgenti per il traffico in entrata. Se stai attirando tutti i tuoi visitatori da un’unica fonte, a lungo termine, può essere rischioso.
Ad esempio, se tutto il tuo traffico proviene dalla ricerca e l’algoritmo di Google cambia, potresti perdere tutto il tuo traffico durante la notte. È meglio mantenere il tuo traffico diversificato per dormire sonni tranquilli 😀
2. Conversion rate dei nuovi utenti
Il modo in cui un visitatore per la prima volta interagisce con il tuo sito è molto diverso dal modo in cui interagisce un visitatore di ritorno.
Per migliorare le conversioni generate dai nuovi visitatori, devi isolare questa metrica dalle altre metriche del tasso di conversione dei tuoi clienti fedeli o di ritorno.
Scopri a cosa sono interessati quando visitano il sito web per la prima volta e come puoi migliorare l’esperienza del tuo sito.
Hai solo pochi secondi per attirare l’attenzione di un visitatore, quindi presta attenzione, utilizza strumenti di analisi qualitativi come Hotjar e studia la concorrenza.
Pensa a ciò che conta per te quando visiti un sito per la prima volta. È probabile che tu stia cercando un sito pulito con una buona user experience (quanto facilmente riesci a navigare), la chiarezza (capire di cosa tratta il sito) e il valore (trovare le informazioni che stavi cercando).
Come puoi rendere chiara, utile e preziosa la tua presentazione sul tuo sito?
Concentrati su questo.
3. Conversion rate dei visitatori di ritorno
Quando guardi al tasso di conversione dei visitatori di ritorno, ci sono due domande che dovresti porti.
Primo, perché la persona è tornata?
Secondo, la persona ha già convertito la prima volta?
Se no, come puoi far si che convertano la seconda volta che visitano il tuo sito?
Tieni presente che, anche se qualcuno non ha convertito la prima volta, hai già fatto abbastanza lavoro per convincerlo a tornare. Ciò significa che il processo di conversione alla visita di ritorno sarà molto più semplice di quanto potrebbe essere la prima volta che trovano il tuo sito.
Per far questo dovrai isolare il tasso di conversione dei visitatori di ritorno e capire come aumentarlo.
4. Interazione per visita
Anche se un visitatore non converte, non tutto è perduto. Puoi comunque monitorare il loro comportamento sul sito.
Cosa stanno facendo esattamente? Come puoi convincerli a fare di più e come puoi influenzare questo comportamento nelle conversioni?
Ad esempio, se i visitatori stanno guardando molte pagine diverse, trascorrono molto tempo leggendo, lasciano commenti o recensioni, stanno comunque interagendo col tuo sito.
Anche se non hanno ancora convertito sei sulla buona strada, il tuo obiettivo è quello di aumentare le interazioni per ogni visita
Puoi utilizzare uno strumento come Crazy Egg o ancora Hotjar per aiutarti a capire dove fanno clic i tuoi visitatori e come interagiscono con i tuoi contenuti.
Dovresti anche capire come sfruttare queste interazioni per aumentare le conversioni, che si tratti di download, abbonamenti, acquisti o qualcos’altro.
5. Value per visit
Il valore di ogni visita è una metrica semplice da capire, ma molto più difficile da calcolare. Fondamentalmente, ti dice quanto vale ogni visita.
Il modo più semplice per calcolarlo è il numero di visite diviso per il valore totale creato.
Prendiamo come esempio un negozio di e-commerce.
Come puoi vedere dai dati recenti, la maggior parte dei tassi di conversione dei siti di e-commerce si aggira intorno al 1-4%.
Se questo ecommerce ha un tasso di conversione del 3 percento e l’acquisto medio vale €100, significa che vende circa €300 per ogni 100 visitatori. In altre parole, il loro valore per visita è di €3.
A volte questa metrica è difficile da calcolare perché il valore arriva molto tempo dopo una visita o si presenta in una forma intangibile difficile da misurare.
Soprattuto bisogna comprendere che per avere una stima reale del valore per visita è necessario avere una certa mole di dati.
Ad esempio, i visitatori del blog potrebbero creare valore ogni volta che aggiungono una visualizzazione di pagina al tuo traffico se vendi pubblicità.
Ma creano anche un valore intangibile quando commentano il tuo sito, facendolo sembrare più autorevole e coinvolto.
Allo stesso modo, i visitatori dei siti di eCommerce creano valore ogni volta che acquistano un prodotto, ma creano anche un valore in qualche modo incalcolabile quando lasciano una recensione del prodotto o quando parlano del sito ai loro amici attraverso il passaparola.
6. Costo per conversione
Questa è ovviamente una delle metriche più importanti che puoi calcolare. È anche noto come costi di generazione di lead o costo per referral.
Non importa se hai conversioni elevate e un valore elevato per visita. Se i tuoi costi sono proibitivi, il tuo reddito netto potrebbe essere zero o addirittura negativo.
Nell’esempio del negozio eCommerce con un valore di €3 per visita, potrebbe essere ottimo se il loro traffico è gratuito. Ma se costa loro €150 per conversione e ogni conversione effettua solo un ordine di €100, il negozio andrà in rovina rapidamente.
Mentre cerchi di aumentare i tassi di conversione, tieni presenti i costi per conversione e i margini complessivi.
Calcola il break even point così da trovare quanto sei disposto a pagare per ottenere traffico sul tuo sito.
7. Bounce rate
Quando hai appena iniziato, ti consiglio di cercare di ridurre al minimo la frequenza di rimbalzo dei visitatori.
La frequenza di rimbalzo è la frequenza con cui i nuovi visitatori visitano il tuo sito ed escono immediatamente senza senza fare alcun click.
Ovviamente risulta impossibile far convertire una persona che non effettua neanche un click sul tuo sito.
Una frequenza di rimbalzo elevata può avere diversi significati, comprese sorgenti di traffico di bassa qualità o irrilevanti o pagine di destinazione non ottimizzate per la conversione.
I problemi comuni includono un design scadente, scarsa usabilità o tempi di caricamento elevati.
Un altro problema potrebbe essere il tipo di pagina su cui le persone stanno atterrando. Ad esempio, la ricerca mostra che le pagine dei dettagli del prodotto hanno un rendimento inferiore ad altri tipi di pagine di destinazione. Se questo è un problema sul tuo sito, indirizza invece i visitatori ad altre pagine.
in un ecommerce, le frequenze di rimbalzo sono spesso chiamate tassi di abbandono, ovvero la frequenza con cui le persone abbandonano il carrello degli acquisti senza acquistare.
Ci sono molti più fattori coinvolti quando è in gioco un acquisto, ma di solito è il risultato di una procedura di pagamento complicata o di costi o commissioni a sorpresa.
8. Exit page
Infine, devi capire quali pagine stanno causando l’abbandono delle persone ed il perchè.
Se le persone se ne vanno prima di effettuare la conversione, stai perdendo dei potenziali clienti.
Per risolvere questo problema, approfondisci la tua ricerca sulle pagine che hanno un tasso di abbandono più elevato e scopri in quale fase del processo i tuoi visitatori lasciano o abbandonano il carrello, per esempio.
Ci sono ovviamente molte ragioni, ma ottimizzando per le tue pagine di uscita, inizierai a vedere aumentare le metriche del tasso di conversione.
Conclusioni
Che tu stia cercando di vendere più prodotti, ottenere più clienti o attirare più visitatori nel tuo negozio online, le metriche dei tassi di conversione sono la chiave del successo.
Per avere davvero successo, devi concentrarti sui numeri giusti.
Cerca le tue sorgenti di traffico e i tassi di conversione da queste diverse sorgenti. Dovrai anche vedere quanto è coinvolto il tuo traffico.
Interagiscono con i tuoi contenuti?
Rimangono sul sito e navigano su pagine diverse o rimbalzano non appena arrivano? Se stanno uscendo, quali pagine stanno causando l’abbandono?
Capire come il tuo pubblico risponde al tuo sito è la chiave per migliorare i tassi di conversione.
Un abbraccio,
Matteo
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